
Perché Chiara Nasti non è una fashion blogger (e non lo è Mariano di Vaio)
Si chiama Chiara Nasti, ha 16 anni, è italiana e viene (erroneamente, a mio parere) definita l’astro nascente del fashion blogging. Così seguita che, ho scoperto leggendo un post di Simona Melani, proprio oggi Mondadori ha pubblicato un suo libro/diario “@nastilove Diario di una fashion blogger“.
Un viso che ricorda tantissimo Belen Rodriguez, capelli lunghi, un bel broncio e tanti fan sui social. Sono d’accordo su tutto, tranne che nella errata definizione della Nasti come fashion blogger. Probabilmente attratta dalla possibilità di emergere grazie al web, diventare famosa e avere successo, Chiara Nasti fa parte di quella schiera di aspiranti modelle/it girl del web che hanno fatto della loro immagine e del loro postare immagini di sé stesse un lavoro. Fin qui niente di male.
Ma non credo sia corretto definirla blogger: anzi credo sia fortemente fuorviante. Basta leggere la presentazione del suo libro (presente sul sito di Mondadori, da cui ho fatto copia e incolla) per capire che no, blogger non lo è per nulla.
“E successo tutto all’improvviso, e ancora oggi non mi spiego il perché. So soltanto che i sogni si realizzano, quando lo vuoi davvero. Non so spiegarmi neanche perché abbiate iniziato a seguirmi. Quello che so è che oggi ci siete e mi supportate in tutto quello che faccio. Siete tantissimi e ognuno di voi, a modo suo, per me è speciale; mi scrivete frasi bellissime, mi aiutate a superare i momenti no, che ci sono e sono anche tanti. In fondo ho solo sedici anni. E a volte mi sembra tutto troppo grande, per me che rimango una normalissima ragazza che va a scuola, sta con gli amici, sogna e si innamora. Questo libro lo dedico a voi e solo a voi, per raccontarvi chi sono, come sono, per parlarvi di quello che mi piace e farvi entrare così nel mio mondo. Un po’ come faccio nel blog da due anni a questa parte. Con qualcosa in più, perché non c’è solo la moda (be’, qualche consiglio lo troverete anche in queste pagine, è più forte di me!), ma anche tanti pensieri, racconti, sogni. Vi va di conoscermi meglio? Io sono Chiara. E questo è il mio diario. Buona lettura!” (Chiara)
E non lo è nemmeno Mariano di Vaio, quello che ancora, viene definito impropriamente fashion blogger, che va a tutte le sfilate ed eventi possibili ma che di moda, no, non parla mai, e che ha decisamente molta poca confidenza con le parole (basta leggersi un suo post per capire cosa intendo).
Belli sono belli, ma non sarebbe molto più semplice definirli socialite o modelli e non impropriamente blogger? Amano (giustamente) mostrarsi, e hanno fatto del loro apparire un mestiere. Semplice. Il contenuto è il contenitore, nulla di più. Frutto di una subcultura del “basta apparire” degli ultimi 20 anni.
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(foto Facebook Chiara Nasti)