Pierre Mantoux, calze e collant di lusso tutte made in Italy
Ho avuto il piacere di incontrare Patrizia Giangrossi, anima (e corpo, come vedremo poi) del marchio Pierre Mantoux assieme alle figlie Chiara e Costanza, e leader nella produzione di calze da donna di lusso, nel corso del primo Pierre Mantoux digital day, una giornata dedicata ad esplorare il mondo, tutto femminile, delle calze.
Patrizia ci accoglie con un “Ciao, io sono Pierre Mantoux!” a significare una totale e completa identificazione con il marchio che è proprietà della famiglia Giangrossi dal 1932, anno in cui il nonno Ottorino fondò a Milano la Ilcat e che è giunto ora alla quarta generazione.
Una storia tutta italiana che racconta il successo di un’azienda che ha osato, negli anni Sessanta, andare direttamente sul canale distributivo per vendere alle clienti: l’azienda che ha fatto la storia delle calze con il suo Velatissimo Top Stretch, la calza velata creata e venduta in 56 varianti di colore.
Ed è proprio quando la Ilcat decide di vendere direttamente i suoi prodotti che nasce il nome che poi l’ha accompagnata fino ad ora: la Ilcat diventa Pierre Mantoux. Patrizia è una donna elegantissima, piena di energia ed idee. Ho scambiato quattro chiacchiere con lei ed ecco quello che mi ha raccontato.
Perchè è stato scelto il nome Pierre Mantoux per questo brand?
Negli anni Sessanta c’era un po’ la moda dei nomi francesi ed I big nel fashion erano Pierre Cardin, Pierre Balmain: tutti nomi francesi. Mio padre assieme all’ufficio marketing si è messo giù a pensare ad un nome che avesse più appeal rispetto a quello aziendale quando ha aperto le boutique con la nostra insegna. Ed è così che è nato Pierre Mantoux, un nome che poi ci ha portato fortuna.
Quali sono i mercati di punta per Pierre Mantoux?
Oltre all’Europa negli ultimi anni lavoriamo molto con l’Oriente e in particolare con il Giappone dove le nostre calze sono davvero molto apprezzate. Questo anche per un fatto culturale: in Giappone usano le calze anche d’estate, e il nostro velato super leggero va alla grande!
Con quali stilisti avete lavorato? Avete mai affrontato richieste “bizzarre” in fatto di collant?
Abbiamo fatto le calze per moltissimi stilisti, da Chanel a Saint Laurent a Dolce e Gabbana solo per citare qualche nome. Abbiamo fatto di tutto: applicazioni, ricami, usato pizzi non elasticizzati (una scommessa difficilissima per chi fa le calze!); tra le calze che sicuramente ricorderete abbiamo realizzato anche quelle in pizzo e Swaroski che ha indossato Kate Moss per Saint Laurent, per cui abbiamo fatto anche la tutina in pizzo. Ora tra tutte le cose fatte non ci resta che trovare la soluzione per fare le calze in autentica pelliccia: cosa molto molto complicata.
Avete anche una linea dedicata alle curvy?
Certamente. Oltre che per le curvy, abbiamo anche una linea di prodotti shaping per tutte le donne: ora lo shaping è diventata molto di moda e chiedono l’intimo shaping anche donne e ragazze che non ne avrebbero proprio bisogno. Ad ogni modo cerchiamo di offrire alle nostre clienti tanti prodotti diversi adatti per ogni esigenza. Dai leggings alle parigine allo shaping appunto, oltre alle linee più basic e quelle più sofisticate, che chiamiamo “Haute couture des jambes”.
Come si scelgono le calze più adatte?
Innanzitutto basta far riferimento alla tabella con le misure che è presente in ogni confezione di calze per individuare la taglia più adatta al nostro peso/altezza. Le calze Pierre Mantoux hanno la cucitura sulle punte che permette di no far girare le calze ad esempio, con uno studio tecnico molto preciso e una precisa tecnica di lavorazione. Il tassello sul cavallo deve essere bielastico (quindi allargarsi in ambedue i sensi) e il cinturino non deve tirare: ricordate che le calze non stanno su perchè ci stringono con l’elastico in vita, ma in virtù della quantità di lycra che contengono: più le calze sono ricche di lycra, come nel nostro caso, maggiore confort danno. Le calze che costano poco, valgono poco: il basso costo è dato dalla bassa quantità di lycra presente nelle fibre, ecco perchè tendono a scendere. Ricordate sempre che le calze devono tenere, non strizzare.
Dove vengono prodotte le calze Pierre Mantoux? Dove le possiamo comprare?
Posso dire con orgoglio che le nostre calze sono tutte made in Italy: la nostra sede è e resta l’Italia, e il nostro punto di forza, oltre alla creatività, è sempre stata la capacità di diversificare e innovare. Le calze Pierre Mantoux si trovano nelle boutique Pierre Mantoux (una è in Via Solferino a Milano) e nei department store più importanti come La Rinascente.
Quanto è importante la lycra per “valutare” un paio di calze?
Adesso la diamo per scontata, la lycra, ma quando è nata ha portato una vera e propria rivoluzione per le donne, abituate fino ad allora a scomode e pesanti calze di lana o cotone, molto rigide e per nulla confortevoli. La lycra -mi spiega Edy Figini, responsabile marketing INVISTA per il marchio LYCRA® Italia e Francia-, è stata prodotta per la prima volta dalla Dupont, la stessa azienda che ha inventato il nylon. Pensa che la lycra è un filato più sottile di un capello che ha la capacità di allungarsi per ben sette volte rispetto alla sua lunghezza: un indice di confort notevole! La lycra è una fibra che si usa accoppiata ad altre fibre, com e il nylon o la microfibra, il cotone o la lana, ed è qiuella che è riuscita a donare il confort anche ad un capo “rude” come il denim. Inoltre grazie alla lycra non abbiamo più il problema delle smagliature sulle calze, che al massimo fanno un buchino senza smagliarsi del tutto come accadeva un tempo.
E dopo averci raccontato questa storia tutta italiana, Pierre Mantoux ha lanciato una sfida che personalmente ho provato a far mia: raccontare attraverso delle foto una mia interpretazione delle loro collezioni. Ho creato una mia storia, con le calze che mi accompagnano in diversi momenti ed attività della giornata. La mia storia, la potete vedere più tardi qui su Impulse.