La pink mania contagia anche Zara
Zara può piacere o meno, ma da un punto di vista di comunicazione bisogna ammettere che ci sa decisamente fare (ragionamento lapalissiano, quasi, dal momento che probabilmente senza la comunicazione massiccia che fa non sarebbe il colosso che è).
E quando vedo qualcosa nel lookbook di Zara, mi viene improvvisamente voglia di comprare tutto quello che vedo, salvo poi scontrarmi con la necessità di fare una selezione e le tempistiche di aggiornamento rapidissime che ci sono sul sito e le disponibilità che trovi in negozio.
Perché non fai in tempo a vedere una cosa, incuriosirti per un trend, inserirla nella tua wishlist che nel giro di qualche giorno c’è subito qualcosa di nuovo che ne prende il posto, l’attenzione, l’interesse.
Questo, devo ammetterlo, è il bello ma anche il “brutto” di un brand come Zara: in un turbinio continuo di aggiornamenti, nuove proposte, nuovi trend e nuovi look, non c’è spazio per pensare, ragionare, pianificare alcuni capi attorno a cui -magari- costruire il proprio guardaroba. E d’altra parte è la logica del fast fashion, che, come per il fast food, fa sì che tutto quello che si consuma lo si consumi in fretta, senza il tempo di pensare a cosa e come.
Tra i colori che esploderanno (dopo aver già fatto la sua comparsa nelle stagioni precedenti) c’è il rosa, a cui Zara dedica una sezione sul sito, Pink, (come era stato anche per la collezione Cashmere) e propone non solo in una delicata tonalità pastello, ma in una nuance rosa shocking decisamente più vivace.
Da mescolare, abbinare, mixare…facendo semplicemente attenzione a quale sfumatura di rosa avvicinare al proprio viso (se non sapete quale “rosa” vi dona di più qui trovate una utile guida).