Fashion week: 10 tipi da evitare come la peste
Quando si avvicina la settimana della moda io sono felice come una bimba al Luna Park: ricordo che non molti anni fa avrei pagato io stessa pur assistere ad una sfilata, per cui ogni volta che mi arriva un invito ripenso a quel desiderio e mi sento felice. Amo la frenesia di quelle giornate, nel bene e nel male, amo lo stare in giro tutto il giorno da un capo all’altro della città, nonostante il freddo, gli sbalzi di temperatura, la gente cafona e i social climbers: tengo per me la parte bella, e tutto mi scivola addosso. Purtroppo però ci sono alcuni soggetti e comportamenti e frasi che vi consiglio di evitare come la peste, e che io per prima evito come la peste. Ecco la mia personale lista dei tipi/comportamenti per cui provo una totale e assoluta idiosincrasia.
1. Quelli che qualsiasi domanda tu gli faccia ti rispondono “Sono stanca”. La mamma mi ha insegnato che lamentarsi con gli estranei è davvero poco elegante, e che se una persona con cui hai una confidenza superficiale – come può essere quella professionale – ti chiede ‘come va’, lo fa principalmente per educazione, più che per essere messo a parte della propria cartella clinica. Non serve enumerare tutte le problematiche che ti affliggono: anche perchè non stai salvando il mondo e, darling, nessuno ti calcola e sente la tua mancanza se stai a casa a riposarti.
2. Quelli sempre incazzati. Capisco tutto, il freddo, la stanchezza, ma se avete ‘ste facce da funerale cambiate lavoro. Alla fine non è un brutto lavoro quello di andare alle sfilate: vi invito a fare una Miniera Week per capire le differenze.
3. Quelli che ti fanno l’elenco dei loro eventi/impegni/inviti/collaborazioni. Ti vedo forse, per sbaglio, due volte l’anno e spiegami il senso di mettermi a conoscenza della tua indaffaratissima vita fashion. Mi è capitato di gente che mi sciorinava i suoi impegni e di cui alla fine ho chiesto l’identità a qualche amica che avevo accanto. Noblesse oblige.
4. Quelli che ti chiedono come sei entrato o come fai ad avere gli inviti. Decisamente poco educato e fuori luogo: se sono lì, è perchè sono stato invitato. Semplice, chiaro, pulito, easy.
5. Quelli che entrano alle sfilate facendo finta di essere te. E il pr con cui avevi una conoscenza solo tramite mail e telefonate ti ringraziasse il giorno dopo per essere andata. Mi è capitato anche questo, signori, stendiamo un velo pietoso.
6. Quelli che si prendono esageratamente sul serio e quelli che pensano di aver inventato loro il mondo e si autodefiniscono -seriamente-guru. Esiste una misura per tutto, godetevi gli eventi di questi giorni!
7. Quelli che si vestono per sembrare ‘cool’ ma che non caga nessuno (e si beccano solo una brocopolmonite). Allora su questo punto bisogna fare un distinguo: la moda vive -anche- di immagine e c’è chi va alle sfilate per farsi fotografare (perchè poi le foto vanno sui giornali e bla bla bla) e chi invece ci va per fare foto, video, vedere sfilate, scrivere etc. Non faccio una distinzione di merito, semplicemente sono due aspetti di una stessa medaglia. Ma se vai alle sfilate per farti fotografare, inutile che rischi di beccarti una bronco per sfoggiare uno sciattissimo look di H&M visto e rivisto che tanto nessuno calcolerà. Mettiti un cappotto e goditi la sfilata (a me fanno tenerezza, ndr).
8. Il blogger/PR stalker: quelli che non hai mai conosciuto ma ti si attaccano come delle cozze per cercare di scroccare di tutto di più: contatti, contenuti, idee. Oh, Lord!
9. I vicini/portinai che ti rubano gli inviti. Ovviamente un classico. Anche se abiti ad Albignasego in provincia di Padova e le location delle sfilate non è che siano proprio dietro l’angolo.
10. Gli incompetenti. Purtroppo questa categoria è molto difficile da definire/arginare perchè ce ne sono ovunque. Basta armarsi di sorriso e non dare loro importanza.
E adesso siete pronti per godervi la settimana della moda.